Festa della Repubblica – 2 giugno 2024.

2 Giugno 2024

In questo giorno in cui si celebra la festa della Repubblica si rinnova negli italiani quello spirito patriottico e di appartenenza identitaria che richiama i valori più alti, Patria, famiglia, lavoro, uguaglianza, fratellanza,  gli stessi che ispirarono i nostri avi a combattere e morire per un futuro di libertà e democrazia che ebbe il suo finale compimento nell’adozione della forma di governo repubblicana, in antitesi allo stato assolutista e monarchico.

Oggi che ricordiamo la fondazione della Repubblica Italiana e ci uniamo sotto un unico vessillo con lo spirito di fratellanza ed uguaglianza,  si anima in noi quell’orgoglio di chi è  fiero di vivere e produrre in una Nazione, bacino di cultura, storia e tradizione ereditata da un popolo che ha saputo combattere e lottare per ideali di libertà e democrazia, i medesimi  per i quali, ognuno di noi, contribuisce con il proprio senso del dovere a tenere saldi ed integri  difendendoli da chiunque voglia metterli in discussione.

In questo, la nostra Costituzione ispirata anche all’ideologia del grande patriota Mazzini, nei suoi valori di Nazione liberale e progressista nelle mani di un popolo libero che vive nella libertà e fratellanza, ci guida affinché ogni mutamento che il futuro potrà riservarci, sia sempre contenuto nell’alveo di quei principi imprescindibili che i nostri padri costituenti vollero sancire come fondamento ineluttabile per il futuro della Repubblica Italiana.

Tra gli altri, mi preme rileggere l’Art.3 della Costituzione che così recita:

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

Inviamo dunque il nostro ringraziamento ideale ai padri che ebbero l’onore e la responsabilità di redigere la Costituzione Repubblicana, tracciando la strada per un futuro di pace e di progresso sociale che a quasi ottant’anni dalla sua proclamazione permane negli animi con immutato ardore.

Viva la Repubblica Italiana.

Il Presidente A/S

Michelagnoli